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Calendula

 

La calendula ha origine dai paesi del Mediterraneo, ma è coltivata come pianta ornamentale in tutto il mondo. Appartiene alla famiglia delle margherite, dei crisantemi e dell’ambrosia, i suoi fusti ramificati possono crescere fino a 60 cm, con fiori giallo arancio usati per curare molte malattie; fiorisce dall’inizio della primavera fino alle prime gelate.

Il nome fu dato all’erba dagli antichi Romani, che notarono che la calendula fiorisce ogni mese (‘calenda’), di solito ad ogni luna nuova. A quei tempi, nei loro giardini rappresentava un simbolo di gioia e felicità, poiché forniva una scorta ininterrotta di fiori e foglie delicate, ed era anche regolarmente utilizzata per cucinare.

Tuttavia, gli antichi Romani e Greci non furono gli unici ad apprezzarne le proprietà. I Cattolici usavano fiori di calendula nella celebrazione di eventi religiosi, gli Egiziani ne apprezzavano le proprietà ringiovanenti e ancora oggi gli Indù vi adornano le statue degli dèi nei loro templi; i suoi fiori erano utilizzati anche dagli antichi Maya e Aztechi nei loro rituali.

In passato veniva utilizzata come alimento, per aggiungere sapore e colore a cereali, riso e zuppe. Si ritiene che sia stata introdotta nell’erboristeria europea da Santa Ildegarda di Bingen, nell’XI secolo sul territorio dell’attuale Germania. È stata impiegata per trattare problemi di stomaco, ulcere, per alleviare i crampi mestruali, per trattare gastriti, verruche, ustioni minori e lesioni come distorsioni e ferite aperte. Nicholas Culpeper, botanico, erborista e astrologo del XVII secolo, la consigliava per il risciacquo della pelle e del cuoio capelluto, e credeva anche che fosse astrologicamente connessa con il sole e l’elemento fuoco, possedendo quindi poteri magici di protezione, chiaroveggenza e assistenza legale.

In India, la calendula veniva usata per decorare le statue delle divinità Indù; in Ayurveda è utile per il raffreddamento energetico – su piccole ferite aperte, per sciacquare gli occhi, lenire la pelle dopo le punture d’ape e alleviare i problemi digestivi. Nella medicina tradizionale cinese, la calendula è considerata una pianta neutra dal punto di vista energetico e viene utilizzata per aiutare la salute della pelle, in particolare migliorandone la circolazione sanguigna.

La calendula contiene olio essenziale, carotenoidi, triperteni, polisaccaridi, saponine, glicosidi, steroli e grandi quantità di flavonoidi, a base di antiossidanti vegetali, e protegge le cellule dai danni provocati dalle molecole instabili chiamate radicali liberi. Pertanto, è un’arma eccellente nella lotta contro infiammazioni, virus e batteri. È stato dimostrato che i suoi ingredienti aumentano il flusso sanguigno e di ossigeno, promuovendo così la guarigione delle ferite e aumentando la resistenza alle infezioni.

L’erba è utile per ridurre l’infiammazione, quindi risulta efficace nel trattamento di ulcere cutanee, eczemi, acne. È una delle tante piante tradizionalmente utilizzate per trattare la congiuntivite e altre infiammazioni agli occhi, poiché aiuta a ridurre il gonfiore e il rossore della pelle.

È un aiuto efficace nella guarigione di ferite, ulcere interne ed esterne. Ha un effetto antisettico e migliora il flusso sanguigno nella zona interessata; alcuni studi hanno confermato la sua utilità nel trattamento precoce delle ulcere gastriche. Aiuta a guarire le ferite lievi (ferma il sanguinamento lieve), allevia vene varicose, ustioni e congelamento, gonfiore, emorroidi.

Ha un effetto benefico sulla dermatite da pannolino, elimina l’acne, ha un effetto antimicotico ed è quindi utilizzato per trattare muffe e funghi sulla pelle, microspore e candida, promuove inoltre la guarigione della pelle nei casi di herpes. Poiché non irrita la pelle, è ottimo per le pelli sensibili, infiammate, arrossate o screpolate, soprattutto se soggette ad allergie. In generale, accelera la circolazione sanguigna e la rigenerazione, protegge dall’invecchiamento, guarisce, ammorbidisce, leviga e nutre.

La calendula è una pianta che ci ricorda il “sole”, e secondo un’antica tradizione popolare basta guardare la calendula per metterci di buon umore: se la usiamo anche per scopi medicinali, il buon umore sarà nostro compagno costante.

 

 

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