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Sale

 

Il sale è difficile da etichettare come erba, poiché non ha radici, ma è indispensabile nella vita degli esseri umani. È come un’erba senza radici fatta di acqua e sole. Come dice Khalil Gibran: ‘Deve esserci qualcosa di insolitamente sacro nel sale se è presente nelle nostre lacrime e nel mare.’

Si può immaginare una vita senza sale? Probabilmente no. Il sale simboleggia la vita stessa. Le funzioni fisiologiche di base dipendono dall’equilibrio tra sale e liquidi nel corpo e, se questo viene alterato, possono verificarsi malattie.

Da migliaia di anni il sale rappresenta una parte importante, in pratica onnipresente, della medicina. Era utilizzato come medicinale, come supporto al trattamento e come misura preventiva, da assumersi internamente o esternamente. Era un simbolo per molte civiltà, ed era anche molto importante nei Balcani: Tuzla prende il nome da ‘tuz’, che in turco significa sale.

Quando la moglie di Lot, nonostante il divieto, si volse a guardare la città di Sodoma in fiamme, si trasformò in una statua di sale. I sacerdoti romani cospargevano di sale la città dove un tempo era sorta Cartagine, per impedirvi il ritorno della vita. Le allegorie, tuttavia, contraddicono ciò che sappiamo oggi sul sale. Il cloruro di sodio (e quindi il sale) è presente in tutto il corpo umano e svolge un ruolo fisiologico fondamentale nel processo di conservazione della vita.

Svolgeva un ruolo importante nell’antica medicina egizia, dove il suo potere era impiegato per curare ferite infette, produrre lassativi e antibiotici, nelle infezioni anali, come disinfettante durante varie epidemie, per favorire la circolazione sanguigna, come unguento per gli occhi e per accelerare il parto.

Si dice che Cleopatra ritenesse così tanto importanti il sale e il fango del Mar Nero che avrebbe convinto il suo amante Marco Antonio a conquistare la regione, ottenendo così una scorta illimitata di questa creazione miracolosa, ovviamente per scopi di bellezza.

Anche gli antichi Greci lo usavano per scopi medicinali, per l’espettorazione, come aiuto per indurre il vomito, come rimedio per la milza, per la pulizia delle ulcere superficiali e per il trattamento delle malattie della pelle; i suoi effetti benefici in caso di malattie respiratorie erano già noti a quel tempo, alleviava anche i problemi digestivi e si potrebbe continuare all’infinito… Erodoto e Ippocrate furono i primi a sostenere il potere curativo del rilassamento nelle sorgenti termali arricchite con sale marino, gettando così le basi della balneoterapia.

Oggi, studi scientifici hanno dimostrato i suoi numerosi effetti curativi. Tra le altre cose, aiuta a rimuovere la placca che causa gengiviti e carie, è sempre più utilizzato come trattamento di supporto per le malattie della pelle, elimina la forfora, riduce l’infiammazione, il prurito, il dolore e aiuta a rigenerare la pelle. I bagni di sale sono spesso usati per trattare psoriasi, dermatite atopica, eczema cronico e artrite, e per dare sollievo dai dolori reumatici…

Gli omeopati preparano e raccomandano anche terapie con sale marino per curare anemia, perdita di appetito, perdita di peso, raffreddori, disturbi di stomaco e intestinali, diarrea e costipazione, emorroidi, eruzioni cutanee, problemi reumatici, mal di testa, affaticamento, ma anche per il trattamento di vesciche cutanee, acne, funghi e ferite varie.

Il sale minerale è ricco di calcio e magnesio e migliora l’idratazione della pelle rafforzando la funzione barriera della pelle. I composti minerali migliorano il metabolismo cellulare (l’efficienza con cui le cellule convertono i nutrienti in energia, così come la velocità con cui le nuove cellule della pelle sostituiscono quelle vecchie), favoriscono la circolazione sanguigna e proteggono anche dai raggi UVB (questi rappresentano il 5% delle radiazioni ultraviolette che possono penetrare nell’epidermide, provocando oscuramento della pelle, scottature solari, reazioni allergiche e cancro della pelle). Contribuiscono anche all’umidità naturale della pelle poiché agiscono come una pompa di sostanze nutritive dai livelli più profondi della pelle all’epidermide, dove bilanciano la naturale presenza di minerali nelle cellule. Idratano quindi la pelle riducendone anche la rugosità, l’ammorbidiscono e la levigano, rallentano l’invecchiamento cutaneo, leniscono l’irritazione, aumentano l’assorbimento di umidità e sostanze nutritive, aumentano il flusso sanguigno… Soprattutto, mantengono la naturale idratazione, l’elasticità e l’aspetto giovane della pelle.

Yael Alkalay ha paragonato il sale al pesce rosso, utilizzato in alcuni particolari saloni di pedicure. Come il pesce, il sale minerale rimuove delicatamente dall’epidermide le cellule morte della pelle, rendendola più liscia e in grado di assorbire umidità e sostanze nutritive.

 

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